Tempo per coltivare le proprie passioni, per liberare la mente e restaurare lo spirito.
Pace nel senso di atmosfera rilassata, niente pressioni, campanilisimi, crew o
quant'altro... solo skate.
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Siamo Alex ed io a scattare, Tabyosh al filming e quattro skater:
Milo Pinzon di Mestre “er capoccia” della gestione del Wavepark di Mogliano V.to;
Giacomo Zennaro di Mogliano V.to per Wood U Skateboards;
Jacopo Toniolo di Vicenza per Sloth Skateshop (VI) e
Marco Nardi di Chiampo per Contest Pro Shop (PD)
In aggiunta la Cristina che "badava" a tutti noi...appuntamento alle 10:00 al Wavepark.
Filmer, secondo fotografo e Giacomo recuperati.
G. vuole essere al top, scarpe nuove ai piedi si và a comprare i cuscinetti. Si recuperano la Cri e Milo che son 10 anni cha non và a spot, oggi non poteva mancare!
Poi via, verso Marco e Jacopo che ci aspettano a mezz'ora di strada più in là.
Recuperati gli ultimi 2 (mezz'ora per riorganizzare 2 macchine) ci si ferma di nuovo per pensare al fisico... pane e companatico, tanta acqua e qualche birra, Milo previdente compra banane e biscotti per tutti e anche una scopa !
Un lamierino e un tombino in "prestito" da un cantiere e lo spot segreto ci attende.
Attraversiamo paesaggi inconsueti per uno skater, profumi che di solito senti su una tavola da snowboard.
Si parcheggia, si scende e ci si incammina decisi...mucche con il loro allevatore…scopriamo di aver sbagliato strada…si torna indietro tra lanci di escrementi da parte di Milo che è tornato bambino…
Si sta facendo tardi, si decide di rischiare la multa proseguendo in macchina (è una strada privata della Forestale) piuttosto che a piedi!
Lungo lo sterrato il bosco ci avvolge, le foglie dietro la macchina di Jacopo sembrano vive, danzano per noi. Ovunque felci e pini, dalle ruote ci arriva il liquido rumore della ghiaia e il profumo del sottobosco si fà via via più intenso...lasciamo le auto in una provvidenziale area picnic e dopo solo 100 metri di camminata siamo arrivati.
Si entra da una galleria, buia fredda e umida, ma abbiamo giusto il tempo di pensare a dove diavolo siamo finiti che sbuchiamo nella piazza d'armi... tutti, vedendo lo spot dal vivo sbroccano! E' impossibile trattenerli dall'arrampicarsi su un fianco del forte per raggiungere di volata il tetto con le sue cupole.
Io e Tabyosh trasferiamo il nostro materiale prima di issarci a nostra volta e raggiungere gli altri che hanno già lo skate ai piedi...il posto è un po' più grezzo e impegnativo di quanto ci si aspettava, il flat non favorisce la velocità e le cupole sono una diversa dall'altra, ma la cosa importante è un'altra: lo spot è skeatabile e vergine ! ! !
Si comicia a girare... Jacopo apre le danze con un Flip oltre l’oblo’ della cupola centrale, Giacomo e il suo Casper Flip… chi prima chi dopo tutti chiudono i propri trick, nel mezzo Milo rischia la vita per non far cadere la tavola dal tetto... scivola e solo lo scolo dell'acqua e la sua proverbiale agilità lo salvano da un volo di oltre 6 metri...
La giornata prosegue meravigliosamente; nessuno viene a disturbarci, nessuno invade quello che per oggi è il nostro spazio. Qui ci siamo solo noi, ognuno con le sue passioni. Il forte viene improvvisamente attraversato dalle nuvole, trasformano lo spot in non-luogo da sogno. Immersi in un atmosfera lattea, con i falchi che volano sopra le nostre teste si mangia, si beve, si ride e si scherza... riportiamo in vita questo manufatto umano nel mezzo della natura; un blocco di cemento armato che domina una valle, progettato per portare distruzione mentre a noi che l'abbiamo vissuto in tempo di pace ha dato solo gioia.
Il tempo di un giro all’interno, con Jacopo che prova rischiando l’osso del collo l’ollie dalla cannoniera: dopo 11 gradini praticamente verticali e due inaspettate testate sul soffitto (maledetto soffitto ad arco, vero Jacopo?! ) decidiamo di riemergere, giusto in tempo perché Marco chiuda il BS hardflip ed è ormai buio, a malincuore, tra discussioni e promesse di tornarci il prima possibile si decide di ripartire.
Si torna a casa, stanchi ma felicissimi di aver condiviso quest'esperienza…i ragazzi non avevano mai girato insieme e alcuni di noi si conoscevano solo tramite i social network, ma a fine giornata ci si è salutati come fratelli, in fondo non è a questo che serve lo sport?!
Questa giornata così particolare e diversa dalle altre rimarrà sicuramente nei nostri ricordi oltre che nelle foto e filmati..da ripetere...stay tuned!
P.S. Skaters non vuol dire vandali: le cupole NON sono quelle originali, abbiamo pulito il posto prima e dopo la session e abbiamo riportato i "prestiti" dove li avevamo presi.
Wall Photo Gallery
Milo Pinzon di Mestre “er capoccia” della gestione del Wavepark di Mogliano V.to;
Giacomo Zennaro di Mogliano V.to per Wood U Skateboards;
Jacopo Toniolo di Vicenza per Sloth Skateshop (VI) e
Marco Nardi di Chiampo per Contest Pro Shop (PD)
In aggiunta la Cristina che "badava" a tutti noi...appuntamento alle 10:00 al Wavepark.
Filmer, secondo fotografo e Giacomo recuperati.
G. vuole essere al top, scarpe nuove ai piedi si và a comprare i cuscinetti. Si recuperano la Cri e Milo che son 10 anni cha non và a spot, oggi non poteva mancare!
Poi via, verso Marco e Jacopo che ci aspettano a mezz'ora di strada più in là.
Recuperati gli ultimi 2 (mezz'ora per riorganizzare 2 macchine) ci si ferma di nuovo per pensare al fisico... pane e companatico, tanta acqua e qualche birra, Milo previdente compra banane e biscotti per tutti e anche una scopa !
Un lamierino e un tombino in "prestito" da un cantiere e lo spot segreto ci attende.
Attraversiamo paesaggi inconsueti per uno skater, profumi che di solito senti su una tavola da snowboard.
Si parcheggia, si scende e ci si incammina decisi...mucche con il loro allevatore…scopriamo di aver sbagliato strada…si torna indietro tra lanci di escrementi da parte di Milo che è tornato bambino…
Si sta facendo tardi, si decide di rischiare la multa proseguendo in macchina (è una strada privata della Forestale) piuttosto che a piedi!
Lungo lo sterrato il bosco ci avvolge, le foglie dietro la macchina di Jacopo sembrano vive, danzano per noi. Ovunque felci e pini, dalle ruote ci arriva il liquido rumore della ghiaia e il profumo del sottobosco si fà via via più intenso...lasciamo le auto in una provvidenziale area picnic e dopo solo 100 metri di camminata siamo arrivati.
Si entra da una galleria, buia fredda e umida, ma abbiamo giusto il tempo di pensare a dove diavolo siamo finiti che sbuchiamo nella piazza d'armi... tutti, vedendo lo spot dal vivo sbroccano! E' impossibile trattenerli dall'arrampicarsi su un fianco del forte per raggiungere di volata il tetto con le sue cupole.
Io e Tabyosh trasferiamo il nostro materiale prima di issarci a nostra volta e raggiungere gli altri che hanno già lo skate ai piedi...il posto è un po' più grezzo e impegnativo di quanto ci si aspettava, il flat non favorisce la velocità e le cupole sono una diversa dall'altra, ma la cosa importante è un'altra: lo spot è skeatabile e vergine ! ! !
Si comicia a girare... Jacopo apre le danze con un Flip oltre l’oblo’ della cupola centrale, Giacomo e il suo Casper Flip… chi prima chi dopo tutti chiudono i propri trick, nel mezzo Milo rischia la vita per non far cadere la tavola dal tetto... scivola e solo lo scolo dell'acqua e la sua proverbiale agilità lo salvano da un volo di oltre 6 metri...
La giornata prosegue meravigliosamente; nessuno viene a disturbarci, nessuno invade quello che per oggi è il nostro spazio. Qui ci siamo solo noi, ognuno con le sue passioni. Il forte viene improvvisamente attraversato dalle nuvole, trasformano lo spot in non-luogo da sogno. Immersi in un atmosfera lattea, con i falchi che volano sopra le nostre teste si mangia, si beve, si ride e si scherza... riportiamo in vita questo manufatto umano nel mezzo della natura; un blocco di cemento armato che domina una valle, progettato per portare distruzione mentre a noi che l'abbiamo vissuto in tempo di pace ha dato solo gioia.
Il tempo di un giro all’interno, con Jacopo che prova rischiando l’osso del collo l’ollie dalla cannoniera: dopo 11 gradini praticamente verticali e due inaspettate testate sul soffitto (maledetto soffitto ad arco, vero Jacopo?! ) decidiamo di riemergere, giusto in tempo perché Marco chiuda il BS hardflip ed è ormai buio, a malincuore, tra discussioni e promesse di tornarci il prima possibile si decide di ripartire.
Si torna a casa, stanchi ma felicissimi di aver condiviso quest'esperienza…i ragazzi non avevano mai girato insieme e alcuni di noi si conoscevano solo tramite i social network, ma a fine giornata ci si è salutati come fratelli, in fondo non è a questo che serve lo sport?!
Questa giornata così particolare e diversa dalle altre rimarrà sicuramente nei nostri ricordi oltre che nelle foto e filmati..da ripetere...stay tuned!
P.S. Skaters non vuol dire vandali: le cupole NON sono quelle originali, abbiamo pulito il posto prima e dopo la session e abbiamo riportato i "prestiti" dove li avevamo presi.
Wall Photo Gallery
Good job.
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